Il Battistero di Vigolo Marchese
Ultima modifica 15 aprile 2021
Il Battistero di Vigolo Marchese
Vigolo Marchese [da Vicolo – vicus in latino è villaggio – de' Marchesi Obertenghi] è a circa 6 km da Castell'Arquato in direzione di Carpaneto. Vicolo de' Marchesi fu un importante centro di resistenza guelfa contro i ghibellini Visconti. Infatti nel 1314 Galeazzo Visconti fece incendiare le case del paese e lo splendido castello di Vigolo "La Pusterla", oggi azienda vitivinicola. Risale al XVI secolo l'assorbimento di Vigolo nelle proprietà dei conti Sforza Sforza di Santa Fiora.
Meritano una visita il complesso della Chiesa e del Battistero di San Giovanni di chiara ascendenza romanica. Entrambi furono fatti costruire nel 1008 dal marchese toscano Uberto d'Orta, ma la basilica fu ricostruita in seguito a un terremoto dopo il 1117, e il suo orientamento mutato verso est nel 1579. il pronotaro apostolico Antonio Lusardi introdusse altre modifiche strutturali. È testimoniata l'esistenza di un attiguo monastero.
Il battistero a pianta circolare è senz'altro più antico. Sorse probabilmente come tempietto pagano in età romana, diventa poi cappella dedicata a Santo Stefano e infine Battistero.
La chiesa è in pietra e laterizio, all'interno presenta pianta basilicale a tre navate. L'interno è intonacato e ha perso l'essenzialità e le prerogative originarie. L'abside semicircolare e rialzata dal livello della chiesa ricorda lo schema della Collegiata di Castell'Arquato anche per come le si accosta il campanile a pianta quadrata, diviso in tre livelli.